| dal "Giornale di Vicenza"
A2 MASCHILE. LA SFIDA RESTA IN EQUILIBRIO SOLTANTO NEL PRIMO SET. I GIALLOROSSI BLOCCANO I FELSINEI COL MURO-DIFESA E ATTACCANO CON TUTTI GLI EFFETTIVI Il Fiorese è micidiale, Bologna crolla Quinto successo in altrettante trasferte. Bassano resta primo con 3 punti sulla Codyeco (che deve riposare)
Il sacco di Bologna è una marcia trionfale che trasforma la sera del Fiorese in una notte magica dentro la quale esultano i 120 intrepidi aficionados calati in Emilia a salutare l’ennesima scorreria della capolista che firma il quinto raid su cinque, un’onda ghiacciata a gelare gli oltre 1.500 del PalaSavena, freddati dal killer-instinct della prima della classe. Fiorese, despota e tiranno del torneo scende e completa la razzìa, scappando col malloppo ed infischiandosene degli altri. Perchè, dopo i fuochi d’artificio e lo spettacolo pirotecnico inscenato con Latina, Bassano conquista Bologna da padrone assoluto, con l’atteggiamento della big in tutto e per tutto: grande solidità mentale, partita in totale controllo e sistematico comando delle operazioni con l’equilibrio di chi sa quando è necessario pigiare sul gas, oppure governare e preservare l’esistente. Ancora una volta non ci sono star da copertina nella coop di Cretu, nessuno sale alla ribalta, ma tutti si ritagliano a turno il loro momento di gloria perchè la distribuzione di Ronaldo è mirabile e mette presto in ritmo chiunque. La Wayel che poggia tutta la sua pallavolo sulle spalle larghe del sultanone Gromadowsky, schizza forte per l’8-6 interno, Fiorese riaggancia rapido il 9-9, poi si scalda la manona di Ogurcak, veloce a bollare il sorpasso del 15-16 e ad alimentare la fuga sigillata ancora da una sassata dello slovacco a siglare il 21-25 dello 0-1. Il secondo atto viaggia sulla medesima falsariga: partenza lanciata dei gialloneri col 3-0 del solito Gromadowsky, subito prosciugato al 3-4 e al 6-8 esterno, in mezzo ad un cimitero di errori bolognesi che forzano un mucchio di attacchi per sfondare il muro di Bassano, spedendo in cielo un mare di offensive. Quelli di Cretu campano di lusso sulle reiterate sbandate felsinee, lucrando il 6-10, ritoccato al 13-16 da una stangata di Hradzira. È il preludio alla rituale volata conclusiva che accende il fuoco di Gitto, Guarise e Tamburo a solcare il 18-25 dello 0-2, una specie di pietra tombale sulla contesa. In un corpo a corpo fatalmente sbilanciato, lo spauracchio Gromadowsky si ferma da solo e quando prova ad innescarsi l’americanone Jablonsy, i suoi muscoli conoscono il pane duro della difesa di Cretu: il braccio armato di Tamburo propizia il 2-6. Ogurcak scolpisce il 5-8 e un paio di siluri dello statunitense della Zinella, re del fa e disfa, inchioda un effimero 8-8 da cui Bassano si rialza feroce e di scatto: stoppata ed ace di Guarise, legnata di Ogurcak per l’allungo letale (8-11), anticamera della galoppata solitaria scandita dalle mattonate di Hradzira e archiviata dal randello di Tamburo a piantare per terra il pallone dello 0-3 e del 18-25, buono a far indossare il cappotto a Bologna. Poi, è solo il tripudio senza limiti del popolo dello Spicchio, una curva di passione ed emozioni che incendia anche l’arena di San Lazzaro, mentre persino il glaciale Cretu si scioglie e conferma che davanti a supporter così, in piazza sotto le feste, vestito da Babbo Natale assieme ai suoi giocatori ci andrà per davvero. V. P.
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